mercoledì 7 aprile 2010

IL GIOCO DELLE OTTO PAROLE N°1

Si prendono otto parole a caso, e si inventa un racconto breve che deve contenerle. Facilissimo e divertente!
Se ci volete provare anche voi aggiungerò il link della vostra creazione in fondo al post.
L'idea mi è venuta da un vecchio esercizio di stile proposto da Eulalia.

OTTO PAROLE (sentite ai giardinetti dove giocava mia figlia): scendi, Asia, formica, scale, notizia, faticaccia, mamma, mano

CARTOLINE

Quando la mamma mi annunciò che aveva deciso di trascorrere le vacanze in Asia, sulle prime non mi preoccupai dal momento che concedersi lunghe pause esotiche era per lei una divertente abitudine. Nel corso degli anni aveva già visitato il Cile, la Nuova Zelanda, la Turchia e il Canada e l’unica difficoltà per me consisteva nel darle una mano a preparare le venti o trenta valigie di “cose strettamente indispensabili” da portare con se. La mamma aveva anche la graziosa fissazione di scattare una foto ricordo che poi mi spediva in formato cartolina, con tanti saluti a me e a tutti i miei compagni. Quelle passate ce le avevo ancora tutte appese sopra la brandina della mia camerata.

Ma quell’anno non mi chiese di aiutarla. Questo particolare avrebbe dovuto farmi suonare un campanello d’allarme, invece niente. Mi resi conto della stranezza solo quando fu lei stessa a dirmelo.
Mi diede la notizia per telefono, quella codarda!

-Mi unirò ai naturisti di Panaji- annunciò tutta tranquilla.

Ecco perché stavolta non mi era toccata la faticaccia dei bagagli: non ce li aveva! Quella vecchia pazza voleva girare nuda per le spiagge di Goa, bruciare incensi e cantare le canzoni di Joni Mitchell con le vergogne di fuori…

-Non lo fare- gridai.

-Sono già sulle scale d’imbarco- rispose lei angelicamente.

-Scendi subito -ordinai.

-Tesoro, stai trasformando una formica in un elefante.

La posta del seminario viene smistata dal priore. Adesso chi glielo spiega, al reverendo padre, che quella anziana nuda sulla foto-cartolina non è mia madre, ma una formica con le tette al vento?


Ed ecco qua altre otto parole:

edaltrestorie

13 commenti:

Emilia ha detto...

Barbra, sei davvero brava e simpatica. Mi hai fatto ridere e sorridere. E' un bel gioco da fare anche con i ragazzi. Lo unirò alle altre idee che conservo gelosamente per farli giocare con la fantasia.

Un abbraccio
Giulia

annarita ha detto...

Ben arrivata nella tua nuova casa. Cambio sutito l'indirizzo, perché son famosa per perdermi... Una bella idea, questo giochino. Come dice Giulia, può rivelarsi un ottimo strumento didattico. A presto.

Barbara Cerquetti ha detto...

Giulia e Annarita, vi ringrazio.
Il gioco non l'ho inventato io, ma mi ci sono divertita così tanto da decidere di adottarlo addirittura tra le etichette.
Mi porto sempre dietro un blocchettino per segnarmi otto parole nei contesti più strani (in fila dal dottore, alla coop) eheheh!

anneheche ha detto...

Bravissima!
Ma io ho già dato ;-)

anneheche ha detto...

Volevo metterlo, ma non me lo accetta :-P

anneheche ha detto...

Volevo metterlo ma non me lo accetta:-P

anneheche ha detto...

già che ci sono: vuoi una terza volta?
:-)))

edaltrestorie ha detto...

Carino...non so per quale giro avevo fatto quello di Eulalia. Ora mi sbizzarrisco anche in questo ;-)

Barbara Cerquetti ha detto...

Anneheche: non mi dire che anche blogspot fa strani scherzi? E io che credevo non ci fosse fine alla fantasia di splinder! :-)))))

Edaltrestorie: fantastico! E poi è grazie a quello che avevo conosciuto il tuo blog. Attenta però, perchè la mia intenzione sarebbe di proporne parecchissimissimi di "otto parole" in futuro :-)))))

edaltrestorie ha detto...

Ecco le mie otto parole :
http://edaltrestorie.splinder.com/

Ciao,
Roberta

Barbara Cerquetti ha detto...

Fantastico Roberta,
ho già aggiunto il link!

Amfortas ha detto...

Hai fatto bene a cambiare, Splinder è veramente un disastro...quando ho tempo lo farò anch'io.
Ciao Barbara.

Barbara Cerquetti ha detto...

Amfortas: Sono ancora in fase di rodaggio, ma te lo consiglio. Si gestisce molto meglio.