-Bongiorno signò -salutò allegramente la contadina, chinandosi dal lato del guidatore.-Volete l’insalata?
-No grazie Maria- rispose la lady, abbassando il finestrino. –Vorrei far prendere un gattino al mio Ruben.
-Ah, quest’anno la gatta n’ha fatti nove! Vai, vai piccolè, ce n’hai da sceglie! Stanno tutti nel fienile!
A quelle parole dal lato passeggero scese un ragazzino magro come uno scheletro con addosso una divisa da calcio giallo canarino tutta infangata.
-Sai Maria- spiegò la signora- è un regalo che gli avevo promesso da tempo ed oggi se l’è proprio meritato. Finalmente Ruben ha segnato un gol, io e suo padre quasi non ci speravamo più. Sono anni che lo facciamo giocare nella squadra del quartiere e lui a rifiutarsi, a piagnucolare che non gli va, che non gli piace. Tutta pigrizia dico io. Non ha voglia di impegnarsi. Ma il mondo non è di chi si tira indietro, il mondo è degli audaci, di chi si mette in gioco e di chi fa vedere agli altri di cosa è capace. Ecco perché ce lo abbiamo tenuto per forza. Perché era una lezione di vita. Solo chi sta al centro della mischia può riuscire, non trovi?
-E certo, signò- concordò la contadina. –E’ come per i gatti. La gente piglia sempre quelli più vivaci, quelli che se fanno vedè , e a quell’altri tocca affogarli, povere bestie.
3 commenti:
Ma io lo avevo commentato questo post!
Protesto :-)
Ehm....diciamo che è un post di raccordo, per donare fluidità e continuità al cambio di indirizzo telematico...
traduzione= non ho fatto in tempo a postare quello nuovo ahahahahah!
Se quel ragazzino saprà mantenere la sua strada sarà sempre in armonia con la vita, un po' meno i suoi genitori ma è solo un loro problema.
Bravo Ruben!
poi diciamola tutta, ci sono già la mamma e il papà che cercano di farlo sentire a disagio perchè non si comporta in una certa maniera ... anche il gatto no.
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