giovedì 22 luglio 2010

Favola gotica

OTTO PAROLE (su richiesta di Sofia Luna): casa, bambino, principessa, albero, persona, quadro, lampadina, puzzle.

Ormai erano finiti i tempi degli eroi e dei cavalieri, la lampadina aveva sostituito la vecchia lampada ad olio, i telefoni avevano scalzato le missive e poi erano stati a loro volta superati dai cellulari. Una persona poteva compiere il giro del mondo anche in 24 ore se aveva l'aereo giusto a disposizione, eppure...

...eppure c'era ancora un bambino che si ostinava a credere che per girarlo tutto ci volessero ottanta giorni o al limite, come si apprendeva leggendo bene il libro di Verne, solo settantanove.
Si chiamava Burton, viveva in una
casa in mezzo al bosco e per lui il tempo si era fermato nei libri di favole che leggeva avidamente dalla mattina alla sera, mentre suo padre lavorava tutto il giorno chiuso nello studio con la faccia appiccicata al computer.
Burton non rideva mai, vestiva sempre di scuro, era più pallido del marmo inoltre gli piacevano tantissimo i gatti neri, i pipistrelli, i corvi, le bisce e tutti i rettili. Forse anche per questo quando gli altri bambini lo incontravano scappavano a gambe levate, convinti che fosse un fantasma.
-Quello è un morto vivente, se ti tocca con la mano ti trasforma in uno scarafaggio- raccontavano ai più piccoli per mettergli paura.

Nella mente di Burton quei tipi non erano bambini dispettosi ma "stolti villani", allo stesso modo in cui il postino era "il messaggero di terre lontane", la televisione era un "quadro incantato", l'automobile il "carro meccanico" e il puzzle in soggiorno un "dipinto lacerato".

Il suo libro preferito era "Fole e folletti" di Rita Cantastorie e il capitolo che più gli piaceva era quello della bacca magica: chiunque la possedesse poteva far comparire dal nulla una vera principessa.
Affascinato dall'idea, erano anni che Burton la cercava dappertutto.
Aveva percorso in lungo e in largo decine di volte l'intero bosco setacciando ogni singolo albero, guardando dietro i rami, sotto i sassi, in mezzo ai cespugli ma della bacca magica non c'era neanche l'ombra.
Un bel giorno, alle porte del paese, arrivò una fiera di venditori ambulanti con tendoni, gabbie piene di conigli e galline, stoffe, palloncini, musica.
Burton decise di farsi un giretto e
dopo una mezz'ora il suo intuito si rivelò. La bancarella recava l'insegna "Piercing per tutti" e sopra erano rovesciate cataste di ninnoli, palline, anelli, cerchi, pendagli.
In mezzo a tutta quella ferraglia faceva bella mostra di sé la bacca magica:rotonda, luminosissima e splendente.

Finalmente Burton avrebbe assistito a qualcosa di grandioso e senza indugiare oltre
la prese tra le mani.

-Uè bello -disse una voce alle sue spalle - molla lo swarovski. Non sai leggere?
Si trovò di fronte una ragazza dai capelli viola, vestita di pelle e borchie, con i lobi perforati da decine di orecchini e le unghie laccate di nero che picchiettavano sul cartello "non toccare" lì accanto. Burton si incantò a fissare la fanciulla e il tatuaggio a forma di lucertola che faceva capolino sul suo polso.
-Ha funzionato- sospirò soddisfatto.

7 commenti:

yuma ha detto...

fortunata Sofia Luna...

zena ha detto...

Venuta a trovarti anche qui:)
Gioco spesso anch'io coi "bauli" di parole.
Nei laboratori di scrittura regalo una manciatina di semi-parola (un piccolo baule verbale, insomma) con cui far germogliare una storia.
A volte lascio cinque minuti, solo cinque minuti per la contrattazione/ baratto.
I ragazzi possono scambiare solo una parola...

Il baule toglie la paura del foglio bianco ed è una contrainte molto forte.

Barbara Cerquetti ha detto...

Yuma: Grazie per la lettura, adesso mi metto d'impegno con le tue ottoparole. "Web" è quella che mi da più pensiero ;-)

Zena: sì, le parole sono davvero degli ottimi semini. Grazie per la visita. Un bacio.

anneheche ha detto...

Molto particolare e decisamente bello, cara Barbara.
Un abbraccio ^^

Barbara Cerquetti ha detto...

Ale: grazie e buon week end. Un bacione.

CloseTheDoor ha detto...

Aaaaaaaaaaah !!! Bellissimo :))))))))

Barbara Cerquetti ha detto...

Cocca: grazie. Mi chiedo quale vestito hai scelto alla fine?